StEFI, rivista annuale sottoposta a peer review, mira allo studio e all'edizione dei testi in volgare, latino e greco della tradizione letteraria italiana ed europea, nonché allo studio e all'edizione delle testimonianze documentarie e di archivio ad essi legate. Il suo arco cronologico privilegia i classici, con particolare riguardo per l'Umanesimo e il Rinascimento, senza tuttavia trascurare i testi medioevali, moderni e contemporanei e le problematiche della filologia d'autore. StEFI si muove nella prospettiva metodologica della storia della tradizione e della critica del testo: da un lato attraverso l'accertamento del dato materiale e dell'ambiente nel quale è maturata l'elaborazione dei testi; dall'altro attraverso l'applicazione del metodo lachmanniano coniugato con la ricerca erudita.
Giovanni Godio
Su alcune poesie per Trifon Gabriele
Davide Cappi
Emendazioni vecchie e nuove al testo del Trecentonovelle
Carla Gambacorta
Il «bellissimo rotto» di Giovanni Battista Lalli di Norcia (1572-1637)