StEFI, rivista annuale sottoposta a peer review, mira allo studio e all'edizione dei testi in volgare, latino e greco della tradizione letteraria italiana ed europea, nonché allo studio e all'edizione delle testimonianze documentarie e di archivio ad essi legate. Il suo arco cronologico privilegia i classici, con particolare riguardo per l'Umanesimo e il Rinascimento, senza tuttavia trascurare i testi medioevali, moderni e contemporanei e le problematiche della filologia d'autore. StEFI si muove nella prospettiva metodologica della storia della tradizione e della critica del testo: da un lato attraverso l'accertamento del dato materiale e dell'ambiente nel quale è maturata l'elaborazione dei testi; dall'altro attraverso l'applicazione del metodo lachmanniano coniugato con la ricerca erudita.



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Codice etico

CODICE ETICO DI «Studi di erudizione e di filologia italiana»


La Rivista «Studi di erudizione e di filologia italiana» è una rivista scientifica peer-reviewed che si ispira al codice etico delle pubblicazioni elaborato dal COPE (Best Practice Guidelines for Journal Editors). Si specificano di seguito i doveri a cui sono tenuti i redattori, i referee e gli autori.

 

Doveri dei redattori

Decisioni sulla pubblicazione
I redattori di «Studi di erudizione e di filologia italiana» sono responsabili della decisione di pubblicare o meno gli articoli proposti. A questo proposito possono consultarsi con i referee di volta in volta incaricati.

Correttezza
I redattori valutano gli articoli proposti per la pubblicazione esclusivamente in base al valore scientifico del contenuto, senza discriminazioni di razza, genere, orientamento sessuale, religione, etnia, cittadinanza, orientamento politico degli autori.

Riservatezza
I redattori e i componenti del gruppo di lavoro si impegnano a non rivelare informazioni relative agli articoli proposti per la pubblicazione ad altre persone che non siano l'autore, i referee e l'editore.

Conflitto di interessi e divulgazione
I redattori si impegnano a non usare in proprie ricerche i contenuti di articoli proposti per la pubblicazione senza il consenso scritto dell'autore.

 

Doveri dei referee

Contributo alla decisione editoriale
La peer-review è una procedura che aiuta i redattori ad assumere decisioni sugli articoli proposti e consente anche all'autore di migliorare il contributo inviato per la pubblicazione.

Rispetto dei tempi
Il referee che non si senta adeguato al compito proposto o che sappia di non poter svolgere la lettura nei tempi richiesti è tenuto a comunicarlo tempestivamente ai coordinatori.

Riservatezza
Ogni testo assegnato in lettura deve essere considerato riservato. Pertanto tali testi non devono essere discussi con altre persone senza esplicita autorizzazione dei redattori.

Oggettività
La peer-review deve essere condotta in modo oggettivo. Ogni giudizio personale sugli autori dei contributi è da ritenersi inopportuno. I referee sono tenuti a motivare adeguatamente i propri giudizi.

Indicazione di testi
I referee si impegnano a indicare con precisione gli estremi bibliografici di opere fondamentali eventualmente trascurate dall'autore. Il referee deve inoltre segnalare ai redattori eventuali somiglianze o sovrapposizioni del testo ricevuto in lettura con altre opere a lui note.

Conflitto di interessi e divulgazione
Informazioni riservate o indicazioni ottenute durante il processo di peer-review devono essere considerate confidenziali e non possono essere usate per finalità personali. I referee sono tenuti a non accettare in lettura articoli per i quali sussista un conflitto di interessi dovuto a precedenti rapporti di collaborazione o di concorrenza con l'autore e/o con la sua istituzione di appartenenza.

 

Doveri degli autori

Accesso e conservazione dei dati
Se i redattori lo ritengono opportuno, gli autori degli articoli dovranno rendere disponibili anche le fonti o i dati su cui si basa la ricerca, affinché possano essere conservati per un ragionevole periodo di tempo dopo la pubblicazione ed essere eventualmente resi accessibili.

Originalità e plagio
Gli autori sono tenuti a dichiarare di aver composto un lavoro originale in ogni sua parte e di aver citato tutti i testi utilizzati.

Pubblicazioni multiple, ripetitive e/o concorrenti
L'autore non dovrebbe pubblicare articoli che ripetono i medesimi risultati di ricerca in più di una rivista: il proporre contemporaneamente lo stesso contributo a più riviste è da considerarsi un comportamento eticamente non corretto e censurabile.

Indicazione delle fonti
L'autore deve sempre fornire la corretta indicazione delle fonti e dei contributi menzionati nell'articolo.

Paternità dell'opera
Va correttamente attribuita la paternità dell'opera e vanno indicati come coautori tutti coloro che abbiano fornito un contributo significativo all'ideazione, all'organizzazione, alla realizzazione e alla rielaborazione della ricerca che costituisce la base dell'articolo. Se altre persone hanno partecipato in modo significativo ad alcune fasi della ricerca, il loro contributo deve essere esplicitamente riconosciuto. Nel caso di contributi scritti a più mani, l'autore che invia il testo alla rivista è tenuto a dichiarare di aver correttamente indicato i nomi di tutti gli altri coautori, di avere ottenuto la loro approvazione della versione finale dell'articolo e il loro consenso alla pubblicazione in «Studi di erudizione e di filologia italiana».

Conflitto di interessi e divulgazione
Tutti gli autori sono tenuti a dichiarare esplicitamente che non sussistono conflitti di interessi che potrebbero aver condizionato i risultati conseguiti o le interpretazioni proposte. Gli autori devono inoltre indicare gli eventuali enti finanziatori della ricerca e/o del progetto dal quale scaturisce l'articolo.

Errori negli articoli pubblicati
Quando un autore individua in un suo articolo un errore o un'inesattezza rilevante, è tenuto a informare tempestivamente i redattori della rivista e a fornire loro tutte le informazioni necessarie per segnalare in calce all'articolo stesso le doverose correzioni.